FAQ
Se hai ancora dei dubbi sul progetto o sulla proposta, abbiamo riportato qui le domande più richieste, e a cui dovresti trovare una risposta più che esaustiva. Se invece hai bisogno di risposta a domande più specifiche puoi contattarci in fondo alla pagina.
Il progetto è fattibile?
BinTraWine interviene su un’area strategica dell’economia nazionale, attualmente in forte espansione nel campo delle produzioni BIO, proponendo un ampliamento incentivante dei servizi esistenti con l’offerta di una modalità operativa inedita sulle filiere lunghe e composite.
In termini di fattibilità, l’adozione del modello SaaS per la realizzazione e l’offerta della piattaforma, con l’erogazione e il monitoraggio di servizi esposti tramite cloud, semplifica l’intero processo di gestione, mentre le tecnologie abilitanti impiegate rientrano nel campo di: AI, Machine Learning e Big Data Analytics qui rapportate ai sistemi per il tracciamento e l’analisi nell’ambito tematico della Blockchain e delle Distributed Ledger Technologies.
Come dimostrano le applicazioni sperimentate su filiere corte, o destinate ai consumatori finali, non risultano particolari criticità legate all’applicazione di queste tecnologie al dominio dell’agroalimentare con riferimento all’ambito della produzione vinicola.
La correttezza metodologica e l’affidabilità delle analisi che si intende condurre sui processi della filiera è garantita dal fatto che i dati provengono direttamente dagli attori coinvolti sul fronte sia della produzione e vinificazione, sia della certificazione.
Esiste un mercato per questo progetto?
Negli ultimi anni il digital è approdato nel settore agroalimentare introducendo trasformazioni e innovazioni miranti al mantenimento di elevati standard di qualità ed eccellenza in un settore strategico per l’economia nazionale. L’agricoltura 4.0 ha progressivamente integrato tecniche e metodologie tradizionali con nuove tecnologie: il monitoraggio dei processi produttivi, ad esempio, ha consentito alle aziende agricole di acquisire vantaggi competitivi nei rispettivi settori di mercato. La combinazione dell’Internet of Things con sistemi di Big Data Analytics, inoltre, ha generato il così denominato Internet of Farming, che accanto al potenziamento delle soluzioni digitali ha comportato la riduzione di tempi e costi legati ai processi di raccolta, gestione e trasmissione dei dati, con evidenti vantaggi per le aziende. A partire dal 2019 diverse soluzioni Blockchain sono state sperimentate nel settore Agrifood con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei processi di supply chain e accrescere la competitività delle aziende coinvolte.
La digitalizzazione del settore è partita dalle vigne con l’ottimizzazione dell’attività produttiva (agricoltura di precisione), che ha reso le aziende stesse “sistemi intelligenti” in grado di assicurare efficienza nei controlli. Cantine Hi-Tech, imbottigliamento smart, tracking delle bottiglie tramite etichette smart label (RFID, NFC), sono stati i passi successivi.
Il tema della tracciabilità, non solo per ragioni normative, ma anche come valore aggiunto alla produzione, ha poi assunto un ruolo determinante sia per gli operatori della filiera sia per i consumatori finali. Tracciabilità, si pensi all’esempio di Filiera 4.0, e certificazione equivalgono a trasparenza per i consumatori e tutela del marchio d’origine, ad esempio Ethereum basato su dati del SIAN, sui mercati internazionali, a vantaggio delle imprese italiane. Le tecnologie Blockchain attualmente disponibili contribuiscono al miglioramento di tali aspetti grazie all’applicazione di sistemi integrati per una certificazione trasparente
Dal 2017 è obbligatorio per le aziende l’uso di registri telematici e dal 2019 è entrata in vigore l’automazione delle dichiarazioni di vendemmia e di produzione vinicola, con una conseguente agevolazione dei processi lungo la filiera, che soprattutto nei casi di outsourcing si fonda sul requisito della tracciabilità. Come strumenti di garanzia e autenticazione sono in uso i contrassegni. La normativa sui vini IGT e DOC consente ora anche la tracciabilità telematica. Nell’iter di certificazione analitica, dunque, soluzioni tali da semplificare i processi fermi restando gli standard di efficienza e sicurezza potrebbero agevolare il lavoro di tutti gli operatori della filiera, nei quali possono riconoscersi, accanto ai Consorzi di tutela, i potenziali clienti del sistema BinTraWine.
Uno dei punti critici dell’applicazione di tecnologie Blockchain è stato spesso rilevato nella correttezza dei dati alla fonte. Per superare questo ostacolo, la soluzione BinTraWine introduce appositamente più soggetti, compreso l’ente di certificazione finale, e integra le analisi di raffronto sui dati immessi dagli operatori della filiera (immutabili) e i dati immessi dall’organismo di controllo e certificazione (immutabili). Questo oltre a garantire la veridicità dei dati introduce una procedura innovativa basata su Big Data Analitycs.
Quali sono i benefici attesi?
A partire dal 2020 Aton Informatica ha dato avvio alla progettazione e allo sviluppo di soluzioni blockchain, veicolando in azienda competenze ed esperienze relative a tale insieme di tecnologie. Questa attività è stata interpretata secondo gli obiettivi e le specifiche esigenze del mercato enterprise, con l’intento di proporre possibili soluzioni alle problematiche tipicamente evidenziate dalle aziende in rapporto all’adozione di blockchain pubbliche. L’attività di Ricerca & Sviluppo condotta nell’ultimo anno ha consentito la realizzazione di una soluzione prototipale customizzabile a seconda delle verticalizzazione che si dovrà sostenere. Con il nuovo progetto BinTraWine, Aton Informatica mira, oltre che ad accrescere il proprio know-how in virtù degli accordi di ricerca contrattuale con Sapienza Università di Roma, a consolidare la soluzione attualmente disponibile con l’obiettivo di disporre di una piattaforma pilota, integrata da moduli e layer applicativi di Analytics che abbia come target di clientela gli operatori delle filiere agroalimentari chenecessitano di certificazione, quali i prodotti BIO, DOC, DOCG, IGT.
Nei due anni seguenti alla conclusione del progetto si ha l’intenzione di procedere alla industrializzazione e commercializzazione della soluzione sviluppata estendendola, attraverso opportuni investimenti, alle aziende interessate all’adozione della blockchain nei propri processi aziendali e a servizi di Big Data Analytics, aprendo in tal modo nuove opportunità di business nel mercato agrifood. Inoltre, si prevedono già a partire dal primo semestre del progetto, azioni mirate a garantire un vantaggio competitivo rispetto all’eventuale concorrenza e allo stesso tempo a dare continuità all’iniziativa proposta:
- visibilità (definizione e realizzazione di un logo; sviluppo e lancio di un sito; presenza sui social media; partecipazione a conferenze e congressi utili, dissemination dei risultati);
- comunicazione attraverso canali selezionati per instaurare relazioni con decision-makers e stakeholder rilevanti; presentazioni mirate a eventi industriali; utilizzo dei media (social media, giornali TV) per pubblicizzare le attività di progetto;
- informazione per il comparto aziendale (operatori del settore food and wine) in merito al progetto, alla nuova tipologia di servizi e alle possibilità di accesso alle infrastrutture progettuali.
Sin dalle prime fasi di industrializzazione il proponente potenzierà i propri gruppi di lavoro con skill specialistici mediante il coinvolgimento di figure professionali tecnico-scientifiche. Il potenziamento delle risorse riguarderà anche il fronte commerciale, già a partire dal primo anno si integreranno figure sia commerciali sia tecniche.
La partecipazione al progetto BinTraWine garantirà a Bsd Design, che lavora ormai dal 1990 nel campo della ricerca e progettazione ed è esperta di interazione Uomo-Macchina, di Fattori Umani, Ergonomia e Interaction Design, una crescita di conoscenze nel settore delle tecnologie dlt e blockchain e l’espansione del proprio network di partners e potenziali clienti.
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